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Raduno nazionale a Trieste 17-18 ottobre: FOTO e report

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Raduno nazionale a Trieste 17-18 ottobre: FOTO e report Empty Raduno nazionale a Trieste 17-18 ottobre: FOTO e report

Messaggio Da Pier Gio Set 03, 2009 11:16 pm

Sono usciti i dettagli del raduno del 17-18 ottobre.

Questo il link al sito del gruppo Vulkan del CAI di Trieste che organizza il raduno
http://www.gruppovulkan.com/Convegno_2009/Convegno.aspx

Sembra sia necessario iscriversi entro il 4 ottobre.
Io ci vorrei tanto andare...ma non da solo Laughing

Si pedala il sabato mattina e la domenica (il sabato pomeriggio si dorme durante il convegno Razz ma chi vuole può restare a girare)

Il giro della domenica sulla cima più alta del Carso Triestino (monte Cocusso, già in slovenia) e il passaggio nella Val Rosandra (unico fiume carsico a scorrere in superficie) devono essere molto suggestivi dalle foto che ho visto.

La Val Rosandra è una riserva naturale con due microclimi diversi in un raggio di pochi km ed è percorsa da una ciclabile lungo la massicciata di una antica ferrovia austro-ungarica che attraversa diverse gallerie per salire sull'altipiano.

http://www.riservavalrosandra.it/
http://it.wikipedia.org/wiki/Val_Rosandra


Ultima modifica di Pier il Mar Nov 03, 2009 1:24 am - modificato 4 volte.
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Messaggio Da Pier Mer Set 23, 2009 1:30 am

Ecco la locandina ufficiale CAI della uscita.
http://www.bikemonkey.it/documenti/locandina%20MTB%2020091017-18%20Trieste.pdf
Mi raccomando chi è interessato si iscriva entro il 3.10 oppure me lo faccia sapere per prenotare la cena del sabato e, per chi vuole, il convegno del sabato pomeriggio.
E' ovvio che non è obbligatorio partecipare la convegno per cui se qualcuno vuol venire e girare due giorni pieni lo può fare.
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Messaggio Da cigolic Gio Set 24, 2009 9:18 pm

Admin ha scritto:Sono usciti i dettagli del raduno del 17-18 ottobre.

Questo il link al sito del gruppo Vulkan del CAI di Trieste che organizza il raduno
http://www.gruppovulkan.com/Convegno_2009/Convegno.aspx

Sembra sia necessario iscriversi entro il 4 ottobre.
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Si pedala il sabato mattina e la domenica (il sabato pomeriggio si dorme durante il convegno Razz )

Il giro della domenica sulla cima più alta del Carso Triestino (monte Cocusso, già in slovenia) e il passaggio nella Val Rosandra (unico fiume carsico a scorrere in superficie) devono essere molto suggestivi dalle foto che ho visto.

La Val Rosandra è una riserva naturale con due microclimi diversi in un raggio di pochi km ed è percorsa da una ciclabile lungo la massicciata di una antica ferrovia austro-ungarica che attraversa diverse gallerie per salire sull'altipiano.

http://www.riservavalrosandra.it/
http://it.wikipedia.org/wiki/Val_Rosandra


Pierruzzo, ti accompagnerei molto volentieri, anche perchè è una zona che proprio non conosco, ma come sai, mi hanno di nuovo bloccato... pale
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Messaggio Da Pier Gio Set 24, 2009 11:26 pm

Sei un rottame...almeno avessero fatto gli incentivi per i biker da buttare Rolling Eyes
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Messaggio Da Pier Mar Set 29, 2009 8:55 pm

Qui la mappa

http://www.gruppovulkan.com/Convegno_2009/Percorso_18_ottobre_2009.pdf
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Messaggio Da cigolic Mer Set 30, 2009 9:23 pm

Admin ha scritto:Qui la mappa

http://www.gruppovulkan.com/Convegno_2009/Percorso_18_ottobre_2009.pdf

Link non trovato... Shocked
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Messaggio Da Pier Mer Set 30, 2009 10:42 pm

strano, mi sembra tutto a posto. a me funzia.
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Messaggio Da Pier Mar Ott 20, 2009 2:03 am

Il secondo raduno nazionale di cicloescursionismo è andato. E' stata una bellissima esperienza.
Quando ho tempo scriverò un resoconto di quello che abbiamo fatto, visto e sentito.
Intanto qualche foto:
Sul monte Kokos in Slovenia, sferzati dalla Bora
Raduno nazionale a Trieste 17-18 ottobre: FOTO e report 4026931091_90e4b0a717

L'esercito jugoslavo aveva un bellissimo panorama su Trieste
Raduno nazionale a Trieste 17-18 ottobre: FOTO e report 4027683182_b36cc27ba7

Pedalando nella "landa carsica" in slovenia
Raduno nazionale a Trieste 17-18 ottobre: FOTO e report 4027682118_1345367872

Trieste e le propaggini dell'Istria dal monte Belvedere
Raduno nazionale a Trieste 17-18 ottobre: FOTO e report 4027686606_0623a12177

Tutte le foto qui
http://www.flickr.com/photos/bikemonkey/sets/72157622621647866/
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Messaggio Da cigolic Mar Ott 20, 2009 10:12 pm

Fantastica Coppia! Ma che dire del discreto calzino di Andrea?

Ora sfido chiunque a dirmi qualcosa se in qualche occasione mi permetto il calzettone lungo nero!!!!
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Messaggio Da Andrea dondi Mer Ott 21, 2009 3:32 pm

cigolic ha scritto:Fantastica Coppia! Ma che dire del discreto calzino di Andrea?

Ora sfido chiunque a dirmi qualcosa se in qualche occasione mi permetto il calzettone lungo nero!!!!


Beh..... mi son Geoff Kabush Very Happy !
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Messaggio Da Pier Mer Ott 21, 2009 8:24 pm

II Raduno nazionale cicloescursionismo in MTB CAI
Trieste – 17 e 18 ottobre 2009

Il raduno è stato organizzato dal gruppo Vulkan della Società Alpina delle Giulie, sezione CAI di Trieste con la collaborazione del gruppo di lavoro cicloescursionismo della CCE e con il supporto di enti locali.

Il raduno ha avuto una parte ludica e conviviale e una parte istituzionale il sabato pomeriggio.

Sabato 17 ottobre
Al mattino alle 9.00 si è svolta un’escursione in MTB che partendo dal luogo del convegno (teatro Preseren di Bagnoli della Rosandra) risaliva la val Rosandra (riserva naturale) lungo il tracciato della vecchia ferrovia austro-ungarica Trieste-Erpelle (oggi in Slovenia) e, una volta giunti sull’altopiano carsico ritornava verso il territorio italiano percorrendo strade bianche che attraversano la cosiddetta landa carsica, ossia la prateria dell’altipiano dove anche oggi pascolano cavalli, mucche e pecore. Riaffacciandosi sul limitare dell’altipiano abbiamo potuto ammirare dalle vecchie postazioni jugoslave di confine il panorama su Trieste e la baia di Muggia. Il rientro a Bagnoli si è svolto lungo un divertente single track. All’escursione hanno preso parte una trentina di persone.
Al nostro rientro l’organizzazione ci ha rifocillato con uno spuntino a base di salumi e formaggi e l’immancabile vino a profusione.

Durante l’escursione si sono riuniti i membri del gruppo di cicloescursionismo per una sessione di lavoro separata.

Alle ore 15 è cominciato il convegno con il saluto delle autorità locali. Poi si è entrati nel vivo del programma con alcuni interessanti interventi.
L’apertura vera e propria è toccata al presidente della CCE Luigi Cavallaro che ha ricordato come il CAI riconosca nella MTB uno strumento adatto a vivere la montagna se utilizzato con la dovuta consapevolezza. E che questo ha portato a riconoscere, nemmeno un anno fa il cicloescursionismo come attività istituzionale del sodalizio.

Beppe Rulfo, referente in CCE del gruppo di lavoro ha fatto un breve intervento ricordando come, essendo stato incaricato di seguire questa nuova disciplina dalla commissione, pur non avendola mai praticata, lui se ne sia ben presto innamorato trascinato in questo anche dal grande entusiasmo degli altri componenti del gruppo di lavoro.

Marco Lavezzo del gruppo di lavoro cicloescursionismo ha fatto il punto del lavoro svolto finora e ha toccato brevemente i prossimi obiettivi che sono quelli di arrivare a consolidare e creare nuovi gruppi regionali per poter avere una maggiore visibilità in ambito CAI nazionale al fine di poter fare sentire la nostra voce al momento delle decisioni che ci riguardano (accesso ai sentieri, segnaletica, riconoscimento della figura dell’accompagnatore cicloescursionismo ecc.) nonché nei confronti degli enti locali. Per fare ciò è importante incontrarsi e scambiarsi esperienze e quindi il convegno è uno di quei momenti come anche le gite intersezionali.

Il direttore del Parco Regionale dell’Aveto (GE) Paolo Cresta ha lanciato una proposta che lui porterà in Federparchi per costituire l’elenco dei “Parchi amici della MTB” in cui, in cambio del riconoscimento da parte del CAI di questo marchio, i parchi si impegnano a definire tracciati per MTB, segnare i percorsi, pubblicare cartine dedicate e incentivare gli operatori turistici locali ad adottare soluzioni “MTB friendly” quali ricoveri per le bici, lavaggi, materiale informativo, attrezzi ecc. Su questo tema lui può in effetti dire la sua con autorevolezza avendo ospitato nel 2008 il primo raduno nazionale MTB CAI e per aver effettivamente pubblicato una raccolta di itinerari per MTB nel parco stesso, proprio con l’aiuto di due appassionati cicloescursionisti CAI che abbiamo anche avuto il piacere di conoscere.

Ma il tema centrale del raduno era incentrato sullo scambio di esperienze con i nostri vicini sloveni. Erano infatti ospiti del convegno i delegati del Club Alpino Sloveno, sezione di Capodistria e un autore sloveno di guide per MTB. La loro testimonianza è stata molto apprezzata per la passione che ci hanno trasmesso con le loro presentazioni (in italiano e inglese), sia circa le numerose e molto frequentate attività che svolgono in ambito ciclistico (non solo MTB ma anche cicloturismo e randonnè, cioè lunghe traversate europee, nonché manutenzione dei percorsi ciclabili) sia per le problematiche che ci hanno presentato con competenza. Pur essendo infatti la Slovenia un paese scarsamente abitato in relazione alla sua superficie essa possiede una regolamentazione molto penalizzante per l’utilizzo della MTB poiché la assimila ai mezzi motorizzati. E’ per questo che in Slovenia è semplicemente proibito percorrere i sentieri in bicicletta (generico). I club ciclistici sloveni stanno lavorando per indurre il legislatore a rivedere questa norma e l’esperienza italiana è per loro un esempio importante da portare a supporto della loro battaglia. Altro problema, questa volta comune anche da noi, è l’inesorabile avanzare dell’asfalto anche sulle strade di alta montagna (makadam).

Al termine vi è stato un piccolo dibattito che ha toccato vari temi ma che, purtroppo, non c’è stato modo di approfondire come tutti avremmo voluto visto l’incombere della cena.
I temi principali sono stati:
Siamo cresciuti ? Si, rispetto al convegno di un anno fa le sezioni che praticano MTB sono aumentate significativamente. La nostra sezione è stata citata espressamente da Marco Lavezzo come una di quelle che nel 2009 si è distinta per l’attività svolta.
Cosa abbiamo fatto dall’anno scorso per crescere ? La risposta, semplice, è stata: il PEDALAITALIA. Sul sito www.cai.it è reperibile il comunicato ufficiale che fa il bilancio della manifestazione.
La comunicazione è importante. Il sito www.MTBCAI.it è il punto di riferimento del movimento anche se l’aggiornamento non è sempre stato puntuale per impegni personali del webmaster. In ogni caso si invitano tutte le sezioni a fornire i loro programmi al sito.
I bambini, il nostro futuro. Ascoli ha sollevato la questione di cosa fare per attirare i bambini. Pinerolo ha illustrato la propria positiva esperienza che è maturata negli anni. Partendo con un programma mirato per gli adolescenti, fallimentare, si è scesi fino a comprendere i bambini già dalle elementari, intercettandoli quindi in una fascia di età più efficace. Quest’anno il corso di avviamento alla MTB di Pinerolo (che non è un capoluogo di provincia) ha raccolto 36 bambini. Trieste conferma che il loro tentativo è fallito (pochi iscritti) perché anche loro hanno scelto un target di età troppo elevato scontrandosi con la realtà odierna in cui gli adolescenti hanno già interessi che li portano altrove. A questo proposito il presidente CCE Cavallaro ha sollevato la questione delle responsabilità verso i minori che è diversa, e più significativa, rispetto ai maggiorenni.
Bologna ha chiesto notizie circa le modalità di segnatura dei sentieri. Beppe Rulfo ha risposto citando uno studio sulla segnaletica per MTB a livello europeo condotta dal nostro Stefano Mordazzi, in cui emerge la totale disomogeneità a seconda dei paesi e regioni. Altresì ha dichiarato che, di fatto, la segnaletica per MTB il CAI già ce l’ha ed è quella standard bianco-rossa. In particolare è stato comunque ricordato che la segnaletica escursionistica è di competenza delle province.

In conclusione è stato ricordato che il prossimo anno il III raduno nazionale si svolgerà ad Ascoli Piceno il 2 e 3 ottobre ed avrà come tema principale la MTB e i Parchi.

Dopo il convegno si è tenuta la cena conviviale al ristorante Casa Rosandra di Mattonaia dove abbiamo potuto chiacchierare con i colleghi liguri delle sezioni di Savona e Chiavari con cui ci siamo ripromessi di fare qualche escursione insieme l’anno prossimo. Abbiamo tra l’altro scoperto che gli amici di Chiavari hanno effettuato il nostro giro del monte Penna, prelevando la relazione dal nostro sito, apprezzandolo molto. Altro invito che abbiamo ricevuto è stato quello della sezione di Novi Ligure per una escursione a gennaio alle 5 terre.

Dopo la cena tutti al teatro Preseren per il rito del Gran Pampel, bevanda magica dei grottisti triestini (ovviamente alcolica). Simpatico modo per chiudere in compagnia e allegria la prima giornata di raduno.

Domenica 18 ottobre
Domenica mattina alle 9, davanti alla vecchia stazione di Moccò, costruzione in tipico stile austroungarico, ci siamo ritrovati in un centinaio per pedalare insieme sull’altipiano carsico. Gli efficientissimi accompagnatori del gruppo Vulkan ci hanno diviso in gruppetti più piccoli e a partenze scaglionate abbiamo cominciato la nostra giornata in bicicletta che prevedeva il rientro per le ore 15 circa. La salita si è svolta ancora una volta per la bella ciclabile della val Rosandra ma per l’occasione i ragazzi ci hanno fatto anche da brillanti ciceroni illustrandoci i punti notevoli e le emergenze naturali che incontravamo lungo il percorso. Così abbiamo ammirato inghiottitoi carsici, la cima del monte Carso dall’altra parte della valle, il corso del torrente Rosandra, unico fiume di superficie del carso triestino, il cippo ad Emilio Comici sul Carso, la chiesetta di Santa Maria in Siaris su uno sperone calcareo a picco sul torrente. Ma soprattutto è stata protagonista la Storia. In particolare la storia recente con i segni sul territorio ma soprattutto sugli uomini. Così i ragazzi ci ricordavano come, proprio nel punto in cui noi stavamo tranquillamanente pedalando, sul limitare del confine con la ex-jugo loro stessi non avevano mai messo piede fino al 1991. Anche solo pensare di avvicinarsi (non oltrepassarlo) al confine era una temerarietà che poteva costare l’arresto se non peggio. I graniciari (guardie di confine) non vedevano l’ora di poter fermare qualcuno (a volte anche in territorio italiano) per potersi vedere assegnare qualche licenza premio che consentisse loro di tornare a casa in Kosovo, Macedonia, Bosnia. La ferrovia corre per centinaia di metri parallela al confine e non era raro che ogni tanto qualche raffica di mitra dimostrativa andasse a marchiare i fianchi del trenino che fino agli anni 50 terminava anzitempo la sua corsa a Draga Sant’Elia per poi tornare a Trieste non potendo più proseguire come un tempo fino ad Erpelle.
Siamo quindi saliti sulla cima del monte Cocusso, la cima più alta del Carso triestino (poco oltre i 600 metri) e, poche centinaia di metri più in la, sulla cima gemella del monte Kokos, già in territorio sloveno, abbiamo fatto uno scambio simbolico di gagliardetti con la delegazione slovena che li ci aspettava. Il momento, molto semplice, è stato però molto partecipato con corollario dell’immancabile bora che soffiava gelida da nord-est congelandoci ad ogni pausa.
Lungo la linea di confine abbiamo incontrato le torrette in rovina dei graniciari con le loro incisioni in cirillico per combattere la noia di interminabili guardie nel nulla dell’altipiano, abbiamo ammirato il fianco nord del Cocusso dove gli slavi avevano eretto con le pietre una enorme scritta inneggiante a Tito che ancora si può intravedere a kilometri di distanza. Dall’altro lato della valle i ragazzi raccontavano di come, nei pochi giorni di guerra succeduti alla dichiarazione dell’indipendenza slovena, ci fossero state battaglie al confine tra militari jugoslavi e poliziotti sloveni che venivano a prendere in consegna i neo-confini nazionali e di come carrarmati sloveni fossero giunti alle porte di Basovizza, fronteggiati dal nostro esercito schierato per monitorare la situazione. I segni di questi eventi sono così freschi che ancora oggi sull’asfalto di Basovizza si scorgono i segni dei cingolati che vi transitarono in quei giorni. Dietro di noi a 4-5 km in linea d’aria si vedevano chiaramente le antenne della televisione slovena che furono bombardate dai mig Serbi subito dopo che ebbero inizio le trasmissioni della nuova emittente.
Successivamente abbiamo ammirato il panorama su Trieste dal monte Belvedere, l’abisso di Trebiciano sul cui fondo, a oltre 200 metri dal luogo di ingresso, scorre il Timavo, il fiume più corto d’Italia, che si inabissa in Slovenia per riemergere a pochi metri dal mare a Duino. Abisso da cui, durante le piene del fiume, l’aria, sospinta verso l’alto dalla pressione dell’acqua che sale, può raggiungere i 140 kilometri l’ora all’uscita dalla botola che ne chiude l’ingresso.
Ma ancora una volta è stata la Storia a tornare prepotente prima della conclusione del giro, con una tappa alla foiba di Basovizza, dove una lapide illustra la tragica stratigrafia della foiba in cui 500 metri cubi di cadaveri sono solo uno dei diversi strati di macerie tra cannoni della prima guerra mondiale e carri armati della seconda.
Trabordanti di tutte queste emozioni abbiamo concluso il nostro giro molto soddisfatti sia per l’esperienza che gli amici triestini ci hanno fatto vivere con partecipazione sia per i panorami ammirati sia per lo spirito di amicizia che abbiamo respirato. E poi dopo oltre 40 kilometri in bicicletta il pasta party che ci attendeva era motivo in più per sentirci soddisfatti.

Al teatro quindi si è consumato l’ultimo atto del raduno con un luculliano pranzo annaffiato dagli immancabili bottiglioni di vino bianco e rosso spillati direttamente dalle damigiane che nel guardaroba del teatro avevano preso il posto di cappotti e impermeabili.

Un elenco sparso e incompleto delle sezioni presenti al raduno: Trieste, Este, Varese, Pinerolo, Chieri, Cuneo, Novi Ligure, Chiavari, Savona, Bologna, Parma, Ascoli, Roma. Un bilancio puntuale del convegno sarà presto disponibile sul sito www.mtbcai.it
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Messaggio Da Pier Ven Ott 23, 2009 11:56 pm

Qui le foto ufficiali del Raduno

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